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Agrisolare: nuovo contributo a fondo perduto per le aziende agricole

Firmato il decreto che prevede il nuovo bando 2023 del Parco Agrisolare: ci saranno regole diverse

Mag 8, 2023 | Incentivi

Se sei un imprenditore agricolo o hai un’azienda agricola o agroindustriale è giunto il momento di cogliere questa nuova opportunità e dare un nuovo slancio alla tua attività grazie al risparmio economico che puoi ottenere da una copertura fotovoltaica. Inoltre saprai di aver dato il tuo prezioso contributo per lo sviluppo dell sostenibilità ambientale.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha, infatti, previsto 1 miliardo di € per una nuova edizione del Bando Parco Agrisolare 2023 (finanziato dal PNRR).

L’obiettivo è quello di incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli, riutilizzando le risorse precedentemente assegnate tramite il primo bando del Parco Agrisolare, le quali però sono state lasciate inutilizzate.

Il prossimo step sarà l’approvazione dalla Commissione Europea.

Agrisolare GMT Project

I progetti che saranno selezionati e finanziati includeranno l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture dei fabbricati agricoli, la realizzazione di sistemi di accumulo e i costi di connessione alla rete. Inoltre, potranno essere eseguiti interventi di riqualificazione per migliorare l’efficienza energetica delle strutture, come la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e la creazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

1. Cosa cambia rispetto al primo bando?

Tra le principali novità ci sono:

- l’aumento del contributo a fondo perduto per le imprese agricole, 

– l’introduzione dell’autoconsumo condiviso, 

– l’abolizione del vincolo di autoconsumo in diversi casi,

– il raddoppio sia della potenza installabile senza consumo di suolo che della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica.

2. Chi sono i beneficiari degli incentivi a fondo perduto?

I soggetti ammissibili sono:
– Imprenditori Agricoli, in forma individuale o societaria;
– Imprese Agroindustriali in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero (di seguito, anche Elenco ATECO).
– Cooperative Agricole, cooperative o loro consorzi che svolgono coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse.
reti d’impresa e comunità energetiche rinnovabili (CER).

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad € 7.000,00.

3. In cosa consiste l’incentivo

Il contributo a fondo perduto fino all’80% è previsto per le aziende agricole attive nella produzione primaria e per le imprese agroindustriali per il proprio autoconsumo o per l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le aziende siano costituite in forma aggregata.

Dal 30 al 50% del contributo a fondo perduto è previsto per i progetti che eccedono il vincolo dell’autoconsumo.

Le imprese che trasformano i prodotti agricoli in non agricoli e tutte le imprese che non rientrano nelle definizioni precedenti possono ottenere dal 30 al 40% per il proprio autoconsumo o per l’autoconsumo condiviso

Come per tutti i fondi legati al PNRR occorre una dichiarazione sul rispetto del principio “non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH)”.

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